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Campagna Sfratti Zero

Appello Sfratti Zero in Croazia

RESTITUIRE AGLI INQUILINI IL DIRITTO ALLA SICUREZZA ABITATIVA!

Noi, associazioni di abitanti, reti internazionali, gruppi di volontari, ONG, agenzie pubbliche, cittadini del mondo,
siamo profondamente indignati e condanniamo la Repubblica di Croazia per la Legge sulle Locazioni (ZNS) del 22 ottobre 1996 che ha tolto agli inquilini degli appartamenti privatizzati, posseduti nominalmente (40.000 persone), il diritto ereditario di cui godevano fin dal 1945 ad occupare quegli appartamenti in perpetuo.

Hanno firmato l'appello 3680 persone!

Nel 1998 la Corte Costituzionale della Repubblica di Croazia approvò tale legge, annullando contemporaneamente l’obbligo di provvedere sistemazioni alternative adeguate. Così, ci sono famiglie sfrattate dai loro appartamenti e buttate sulla strada con tutte le loro cose e senza alcun risarcimento per gli investimenti da loro fatti da generazioni in quegli appartamenti. I vecchi vengono mandati in case di riposo e il loro mantenimento è pagato con la loro pensione.
Gli affitti degli inquilini degli appartamenti nominalmente posseduti da privati sono stati aumentati del 60% con decorrenza dal 1 novembre 2005. Molti di questi appartamenti sono occupati da persone impoverite e da anziani. Questi affitti sono al di sopra delle loro possibilità. Se un inquilino non può pagare l’affitto, la famiglia può essere sfrattata.
Questa legge, tale da superare perfino la fantasia di Orwell, significa anche che gli inquilini devono ottenere il permesso da un proprietario nominale:

  • per avere un bambino (e in caso di una gravidanza imprevista, che succede? Abortire o essere sfrattati?)
  • per un coniuge il cui partner è morto, per vivere con il/la nuovo/a consorte nell’appartamento, nel caso che si risposi. Se una famiglia ha un bambino o se una persona si risposa e porta il/la suo/a nuovo/a consorte nell’appartamento senza permesso, tutta la famiglia può essere sfrattata
  • se un figlio o una figlia vuole sposarsi e portare il coniuge nell’appartamento senza permesso del proprietario nominale, la famiglia viene sfrattata.

Ci sono famiglie che sono state costrette a lasciar entrare forzatamente nei loro appartamenti i proprietari nominali e che sono state oggetto di intimidazioni, di violenza fisica e di pressioni psicologiche da parte loro , come pure vittime di irruzioni a sorpresa della polizia senza un mandato.

Noi denunciamo

il Governo della Repubblica di Croazia. Gli sfratti contravvengono ai seguenti trattati internazionali, Europei e alla normativa nazionale ratificati dalla Croazia: articolo 12 della Convenzione per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, articolo 11 della Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, articolo 27 della Convenzione sui Diritti del Bambino, articolo 16 della Carta Sociale Europea, articolo 4 del Protocollo Aggiuntivo della Carta Sociale Europea, articoli 2, 4, e 6 dell’Allegato G all’Accordo Internazionale su Questioni di Successione nell’ex-Jugoslavia, articoli 3 e 14 della Costituzione Croata, secondo i quali i cittadini della Repubblica di Croazia sono uguali di fronte alla legge,

Noi chiediamo con forza

al Governo della repubblica di Croazia:

  • di fermare immediatamente gli sfratti dichiarando pubblicamente l’imposizione di una moratoria ufficiale di tutti i procedimenti giudiziari, presenti e futuri, relativi agli sfratti
  • di provvedere alla sistemazione di coloro che sono già stati sfrattati, d’accordo con le persone interessate e in accordo con la normativa internazionale
  • di garantire il diritto di risarcimento a tutte le precedenti vittime di sfratti, compreso il diritto di accesso alla giustizia, di restituzione, di riacquisto, di compenso, di indennizzo nonché la garanzia che queste violazioni non si ripeteranno in futuro
  • che venga istituita immediatamente una commissione d’inchiesta per indagare sugli sfratti eseguiti fino ad ora, assicurando che i colpevoli siano costretti a rendere conto delle loro azioni
  • di abrogare le norme di legge in contrasto con i Trattati Internazionali che proteggono i diritti umani e il diritto alla casa.

alle Autorità Locali della Croazia:

  • di dichiarare i loro territori “zone libere da sfratti” per vietare gli sfratti senza un’adeguata nuova sistemazione ed accordo, anche con ordinanze di requisizione.

all’Unione Europea perché proceda immediatamente:

  • a fare pressione sulle autorità croate affinché riparino le ingiustizie dove non adempiono agli obblighi imposti dall’UE.

al Parlamento Europeo:

  • di preparare una Petizione che venga inoltrata dal Parlamento Europeo al Comitato dell’Unione Internazionale Proprietà Immobiliare

all’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa:

  • di applicare lo stesso criterio a tutte le nazionalità della Croazia con riguardo ai diritti di locazione/occupazione e a non favorire attivamente le discriminazioni sostenendo soltanto i diritti dei cittadini serbi rientrati in Croazia

al Comitato Europeo dei Diritti Sociali:

  • di esaminare i ricorsi per le violazioni della Carta Sociale Europea sul diritto alla casa

a Habitat-ONU:

  • di sovrintendere al rispetto della normativa internazionale che protegge il diritto alla casa inviando una delegazione dell’Advisory Group di Habitat-Onu che indaghi sui casi di sfratti e per aiutare e agire come mediatori

A questo appello aderiscono:

Croazia
il Sindacato Croato degli Inquilini
BABE-Organizzazione per i Diritti delle Donne Croate
il Comitato di Helsinki (Croazia) per i Diritti Umani
l' Alleanza delle Organizzazioni di Invalidi della Croazia
il Sindacato dei Pensionati Croati
la Confederazione dei Sindacati Indipendenti della Croazia
l' Associazione dei Sindacati Croati
l' Alleanza dei Sindicati Indipendenti della Croazia
il Coordinamento dei Sindacati Croati dei Pubblici Impiegati e Dipendenti
Ivica Račan, Presidente, Partito Social-democratico della Croazia
il Partito Cristiano Democratico Croato
il Partito Popolare Croato
il Partito Social Democratico della Croazia
il Partito Croato Puro dei Diritti
il Partito Social Liberale Croato
il Partito dei Contadini Croati
il Partito Socialista di Croazia
l'Unione Democratica Istriana (Croazia)
il Partito Nazionale Serbo, Zagabria
il Partito d'Azione Dalmato (Croazia)
il Partito di Slavonia-Baranja, Osijek, Croazia

Internazionali

Prof. Yves Cabannes, Harvard University Cambridge, UN-AGFE convenor, USA
Cesare Ottolini, International Alliance of Inhabitants
Vincenzo Simoni, Massimo Pasquini, National secretary Unione Inquilini, Italy
Giuseppe la Biunda, President Coralli cooperative, Italy
Cristina Almazán, UCISV, México
Roger Muro, GIU, Perú
il Sindacato Internazionale degli Inquilini, Stoccolma, Svezia
Edward Mc Millan-Scott MPE,Vice-Presidente del Parlamento Europeo

Hanno firmato l'appello 3680 persone!