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Santo Domingo: 1.52% del PIL per superare il deficit abitativo

Santo Domingo, 19 di febbraio. Più di un centinaio di rappresentanti di organizzazioni urbane, rurali, cooperative, sindacali, di donne, giovani, non governative, riunite nel seminario “Per politiche pubbliche di finanziamento e investimento sociale prioritarie in alloggi popolari e sicurezza d'uso” svoltosi nella saladel Centro Bono della città di Santo Domingo, hanno concordato di iniziare un processo di incidenza politica per ottenere questi obbiettivi con un investimento sociale equivalente al 1.52% del PIL.

L'evento, al quale hanno partecipato 51 organizzazioni, è stato coordinato dalla Cooperativa de Producción Social de la Vivienda y el Hábitat, COOPHABITAT e dalla Antenna Sfratti Zero della Alleanza Internazionale degliAbitanti, IAI, con le organizzazioni Red Urbano Popular, Articulación Nacional Campesina e Foro Ciudadano, assieme alle ONG che hanno seguito il processo Ciudad Alternativa, Cedail e Ideac, in continuità con il dibattito sulle alternative di finanziamento

iniziato con le Giornate di ottobre 2011, sviluppato lo scorso 27 gennaio 2012 con un incontro tra ONG e agenzie finanziatrici.

La Discussione sui Fondi Popolari di Finanziamento dell a Casa e della Terra

L'evento è iniziato parlando della dura realtà domenicana caratterizzata da un investimento sociale irrilevante nel bilancio nazionale, calato rispetto al PIL, passando dal 1.75% nel 1975 al 0.08% nel 2011. I mancati investimenti in alloggi hanno permesso che, malgrado il paese abbia tenuto una media del 7% di crescita macroeconomica negli ultimo 50 anni, sia uno degli ultimi in America del Sud in Sviluppo Umano, secondo il PNUD. Nelson Suarez del Foro Ciudadano iha llustrato questi aspetti.

La ripercussione della mancanza di politiche sociali e di investimenti pubblici in alloggi e terra si manifesta nella seguente situazione: deficit abitativo di un milione e 96 mila alloggi (60% qualitativo), il 75% degli alloggiamenti autoprodotti, con meno del50% delle famiglie senza la titolarità della terra e del suolo dove hanno costruito le loro case, tenendo presente che l'indicatore più importante nella violazione al diritto alla casa è costituito dagli sfratti forzosi, con le famiglie sfrattate dalle case costruite e abitate da più di 50 anni, con la distruzione e il furto dei loro beni, senza il riconoscimento deldiritti all'indennizzo, il tutto, legittimato dallo stesso Stato attraverso l' Avvocato dello Stato per la Giurisdizione Immobiliare. Santos Motas della COOPHABITAT ha enfatizzato questo aspetto e sulle iniziative comunitarie.

Le Fonti per il Finanziamento delle Politiche Abitative e dei Suoli

Sono state recuperate le proposte contenute nello Studio di Fattibilità per la Creazione di un Fondo Popolare per la Casa e la Terra realizzato dall'Alleanza Internazionale degli Abitanti (IAI) nel 2007 nel quale si segnala che, con un investimento del 4.4% del PIL, in solo dieci (10) anni si potrebbe superare il deficit abitativo del paese. Lo Stato dovrebbe soltanto iniziare apportando l'equivalente del 1.52% del PIL nel Bilancio Generale della Nazione. Pedro Franco, in nome della IAI, ha fatto un bilancio dello Studio dal 2007 ad oggi.

Le famiglie beneficiate apporterebbero molto di più del 50% di queste risorse, i fondi d' affitto (nel 2002 erano il 28% delle famiglie), applicazione di tasse ai proprietari di terreni abbandonati e alla proprietà parassitaria, una percentuale dei fondi di pensione per alloggi per i lavoratori, la creazione di una banca delle terre statali, inventariare le dichiarazioni di utilità pubblica, fermando la loro privatizzazione, queste potrebbero essere le scelte idonee. Ma la questione abitativa non è solo urbana, è anche un problema molto sofferto nelle campagne, ha insistito Quintino dei Santos della Articulación Campesina.

I l debito estero deve giocare un ruolo importante nel finanziamento

Il debito pubblico della Repubblica Domenicana è stimato in più di 22 miliardi di dollari, dei quali circa 12 miliardi costituiscono il debito estero. In questi debitice ne sono alcuni come quelli con Petrocaribe, che riguardano fondi per l'investimento sociale nonutilizzati. Perciò è necessario insistere per la cancellazione o il condono di una parte del debito estero per finanziare l'investimento sociale prioritario, tincluso l'investimento in alloggi e sicurezza d'uso. Francisco Checo di IDEAC ha presentato il tema.

Le Microfinanze, i Modelli Dimostrativi e le Cooperative

Si è parlato delle limitazioni dei fondi procedenti dalle microfinanze per garantire il superamento del debito sociale del paese in questo settore. Nonostante tutto, si insiste sul fatto che le stesse possano aiutare perfettamente a produrre modelli pilota dimostrativi che possano servire di base per la incidenza politica, presentando allo Stato queste iniziative che potrebbero essere di riferimento per l'investimento sociale prioritario e di qualità. Santos Mota di Coophabitat e Analis Santos di COPADEBA e Red Urbana hanno presentato le esperienze delle organizzazioni sviluppate nella provincia di Santo Domingo e nel Distretto Nazionale.

Le cooperative abitative, è stato sottolineato, costituiscono un buon esempio di queste pratiche dimostrative. Hanno dei valori e principi solidari che, applicati, allontanerebbero dal paternalismo e opportunismo della gente, sono fattori che mobilitano il risparmio popolare, il quale, unito ai fondi di microcredito può garantire la effettività nell'azione dimostrativa e, una volta definite le politiche di finanziamento pubblico, riporta i benefici alle famiglie.

Si è insisistito sulla formazione delle cooperative seguendo i principi e i valori solidali, con una forte formazione educativa, considerata dai Pioneri dal 1844 e dal quinto principio del cooperativismo come la “regola d'oro”. Contrariamente, si può cadere nel paternalismo. COOPHABITAT, costituita in base alla conoscenza dei movimenti cooperativi europei, canadesi e latinoamericani deve essere

un esempio da seguire per le cooperative emergenti. E' stato segnalato che più di 100 dei suoi dirigenti, soci e attivisti sociali di comunità hanno ricevuto formazione sulle cooperative abitative per aiuto reciproco e di proprietari, da parte di tecnici qualificati di esperienze positive come la Coralli (Italia), Fucvam (Uruguay) e quelle di Argentina, Venezuela e Centroamerica animate da Selvip e dal Centro Cooperativo Svedese.

Una Tavola di Dialogo per Fondi di investimento sociale in casa e suolo

Le organizzazioni considerano che la creazione del Fondo di alloggi e Terra proposto è la strada adatta per canalizzare l'investimento sociale prioritario considerando la partecipazione comunitaria come l'asse fondamentale. Per questo si precisa la complementarietà  di tutti i settori sociali, indicando la coordinazione di tutti nel marco del Foro Ciudadano come spazio lodevole per incidere con una agenda consensuale.

Perciò concordano:

  1. animare la agenda comune dei settori  dando priorità  alla complementarietà prima della competenza, cercando di incidere in maniera associativa  per l'investimento sociale prioritario.
  2. Incidere per la creazione di una tavola di dialogo del settore con lo Stato e altri settori per la soddisfazione della agenda comune per la inversione sociale prioritaria.
  3.  Includere nella agenda comune la Creazione del Fondo per il Finanziamento degli Alloggi Popolari, il 1.52% del PIl per Casa e Terra, e i progetti di legge presentati dal la Red Urbano Popular, la Articulación Nacional Campesina e la Red de Economia Solidaria (REDSOL).

Riferimenti geografici


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Linda Cioni, Mirko Vallesani

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