Home » Notizie » Abitanti d'Europa » Parigi, La Courneuve: il punto sulla lotta degli sgomberati maltrattati

Mostra/Nascondi il menu

Parigi, La Courneuve: il punto sulla lotta degli sgomberati maltrattati

Paris, La Courneuve : point sur la lutte des expulsés brutalisés, JULY 2010

SgomberoLa Courneuve, Parigi (21 luglio)

Il video di un’o sgombero forzoso a La Courneuve il 21 luglio, metodo introdotto dal nuovo prefetto. Jean Baptiste Eyraud, Presidente diDroit au Logement è indignato: “Strattonare le donne con i loro bambini, non l’avevo mai visto! Quando si ha a che fare con delle persone in difficoltà, bisogna agire diversamente. Un tale intervento lascia delle tracce nei bambini a livello psicologico. Gli adulti hanno avuto paura per loro. Poi, sono stato arrestato perché sono rimasto sul luogo dopo la convocazione della polizia”. Droit au Logement, con la solidarietà della IAI, richiede la rilocazione degli sgomberati e si associa alla richiesta per la regolarizzazione dei sans papiers.

A seguito della pubblicazione, da parte di Mediapart, di scene particolarmente scioccanti dello sgombero dell’accampamento di la Courneuve, mercoledì 21 luglio, Droit au Logement , che difende queste famiglie affinché abbiano un posto decente dove vivere, ricorda:

  • 190 adulti e 49 bambini hanno perso la loro casa quando sono stati espulsi senza rialloggio, la mattina presto del 9 luglio, da numerose forze di polizia.
  • Per restare insieme e difendere il loro diritto alla casa, non hanno accettato la soluzione del Comune, che offriva loro 3 notti in albergo.
  • Questa gente ha un lavoro, spesso penoso. La metà di loro è di nazionalità francese o ha un permesso di soggiorno, gli altri lo hannorichiesto.
  • Abitavano da poco più di un anno negli alloggi della torre Balzac, senza contratto d’affitto, ma pagavano ogni mese un’indennità d’occupazione dai 500 ai 700 euro. L’ufficio HLM (case popolari pubbliche) di Seine St Denis aveva incassato gli affitti di luglio, quando lo sgombero era già stato programmato.

Bambini : Le famiglie hanno deciso il 18 luglio, dopo numerosi dibattiti, di restare nell’accampamento poiché non avevano alcuna speranza di rialloggio. Quindi i bambini sono rimasti con i loro genitori, cosa che la polizia sapeva quando è intervenuta.

Feriti : Molte persone sono state ferite, soprattutto donne, ed una militante (quella a cui un poliziotto ha torto le braccia, mentre un altro la tirava dai piedi).

Pressioni sul DAL : Il portavoce del DAL, Jean Baptiste Eyraud, presente sul luogo con alcuni militanti del DAL, è stato arrestato appena iniziate le operazioni per “manifestazione non notificata”, e poi rilasciato la sera verso le 6, senza convocazione in tribunale. Da qualche mese, ogni volta che il DAL partecipa ad un accampamento o ad un’azione di mal-alloggiati, è oggetto di un processo verbale per manifestazione non notificata, punibile con 6 mesi di carcere e 7500 euro di multa. È una nuova strategia, per ridurre al silenzio il DAL ed i movimenti sociali, dopo il fiasco della penalizzazione per il deposito delle tende.

Nessuna solidarietà municipale : Niente acqua per tutti i 14 giorni di accampamento, divieto di passare la notte in una palestra, nonostante gli esempi forniti qualche anno fa dai sindaci di Cachan, di Sevran o di Fontenay-sous-Bois, che hanno condotto al rialloggiamento (non nel comune) degli sgomberati.

Il seguito : Negoziazioni ed hotel. Gli sgomberati sono stati progressivamente sistemati in albergo. Una pattuglia della polizia è sempre sul posto. Si sono tenute tre riunioni, di cui la prima, il giorno dopo i fatti, con il Prefetto del 93°, gli altri con il Prefetto per le pari opportunità, il Prefetto di Saint Denis, i delegati, DAL, SOS razzismo, CSP 75…

Una nuova riunione si terrà giovedì, sarà fornito un resoconto agli sgomberati, alle 17.30 a La Courneuve. La delegazione aspetta dal 23 luglio il reso conto della riunione del 22 luglio con il Prefetto del 93°, al fine di conoscere le vere intenzioni dello Stato.

Il DAL reclama delle sanzioni:

L polizia deve usare la forza a seconda di chi si trova di fronte. In questo specifico caso, era palesemente sproporzionata, in quanto si trovava di fronte a delle madri di famiglia con dei bambini. Questa brutalità da parte della polizia deve essere scoraggiata, poiché minaccia anche le mobilitazioni future.

Il DAL, con la solidarietà della IAI, reclama il rialloggiamento degli sgomberatie si associa alla richiesta di regolarizzazione di chi è senza permesso di soggiorno.

DAL

Riferimenti geografici


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Roberta Papaleo, Tatiana Dutto

Commenti

Log in o crea un account utente per inviare un commento.