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Sui Binari della Giustizia: resistenze e vittorie in Brasile contro la multinazionale Vale

Nell’incontro del 23 marzo a Padova (Italia), con l’aiuto del comboniano Antonio Soffientini, missionario in Brasile, abbiamo ripercorso la storia di una comunità del Maranhao che ha visto depredato durante anni, il suo territorio dalla multinazionale Vale do rio Doce, ma che ora si sta mobilitando e organizzando.

Fra’ Antonio, rappresentante delle varie organizzazioni locali della città di Açailandia, ha raccontato la situazione delle comunità interessate dalle attività della “peggior impresa del mondo” dell’anno 2011: la Vale do rio Doce, che dal 1997 è stata privatizzata, ma che mantiene una piccola partecipazione statale.

In particolare, le comunità colpite sono due : l’insediamento California e il quartiere Pitià di Açailandia, che hanno subito negli anni un crescente inquinamento (emissioni pesanti di fumo delle siderurgiche e discariche vicine ai centri abitati), un disboscamento quasi totale, morti continue (causate dalla ferrovia e dall’inquinamento) e condizioni di lavoro non dignitose.

Da 4 anni è iniziata la campagna “Sui Binari della Giustizia”, per attirare l’attenzione nazionale e internazionale sulla situazione e chiedere giustizia.

La campagna si è mossa su tre piani.

A livello locale, con la formazione e la coscientizzazione delle comunità su cosa sta succedendo e su cosa si può fare. In particolare, si è lavorato sulla formazione e per la creazione di modelli alternativi di sviluppo con corsi di agro ecologia e economia solidale.

A livello nazionale, promuovendo lo scambio di esperienze e di conoscenze con altre realtà del paese dove si verificano situazioni simili: per esempio, con alcune comunità dello stato di Minas Gerais e di Rio de Janeiro, dove da qualche anno la Thyssen Group sta depredando e distruggendo il territorio della baia di Sepetiba. Da non sottovalutare, inoltre, l’azione di disturbo attuata da alcuni padri comboniani che, avendo comprato 10 azioni della compagnia, hanno potuto partecipare alle assemblee degli azionisti, facendo contro-informazione tra i soci per cercare di influire sulle decisioni.

A livello internazionale, sviluppando lo scambio di esperienze e l’alleanza con reti ed organizzazioni sindacali, come la Union Steel Workers del Canada, la International Alliance of Inhabitants, e altre dell’America Latina, in particolare, con le organizzazioni delle comunità minacciate dall'attività estrattiva. Su questa linea si sta sviluppando il contatto con una situazione analoga in Mozambico, dove è stato trovato un importante giacimento di ferro, facendo prevedere anche in quella zona uno sfruttamento intensivo del territorio, sempre da parte della Vale.

Queste iniziative hanno contribuito ad attirare l’attenzione internazionale sulle ingiustizie perpetrate dalla Vale, tanto da essere massicciamente votata all’inizio del 2011 come “peggior impresa del mondo”

Questa mobilitazione ha contribuito ad ottenere finalmente giustizia anche nelle aule di tribunale. Infatti, lo scorso marzo il tribunale ha decretato la legalità dell'esproprio di circa 37 etterai di terra dove realizzare il reinseidiamento di oltre 300 famiglie vittime di Vale.

Questi risultati sono una speranza per tutti, perché dimostrano che la solidarietà è più forte delle multinazionali.

Ora la grande sfida è realizzare l’insediamento :il dibattito è aperto sulla proposta cooperativa e comunitaria, la forma in grado di garantire la sostenibilità e la sicurezza contro qualsiasi tentazione di speculazione.

Prossime tappe internazionali, la partecipazione a giugno 2012 al Vertice dei Popoli a Rio de Janeiro, in parallelo a Rio+20, dove si svolgerà l’incontro internazionale delle comunità vittime della Vale e quello delle reti impegnate nella battaglie in difesa delle comunità colpite dalle attività estrattive.

Ma già si parla anche del Foro Urbano Sociale, in preparazione a Napoli all’inizio di settembre in parallelo al Foro Urbano Mondiale di ONU Habitat.coordinamento con altre realtà internazionali e partecipazione a fori internazionali, tra i quali i prossimi appuntamenti saranno “Rio + 20” a Rio de Janeiro a giugno e il Foro Urbano Mondiale a Napoli in settembre. 

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