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la Via Urbana

Comunicato stampa, G-20: Abbiamo bisogno di un “New Deal Ambientale”

Costruire adesso un Patto sociale globale per finanziare un habitat sostenibile!

In risposta alla crisi finanziaria ed abitativa mondiale, le alleanze internazionali degli abitanti per il diritto alla casa fanno appello ad un cambiamento strutturale dell’architettura finanziaria mondiale e del finanziamento dell’habitat

Da anni, le associazioni di abitanti e le reti internazionali per il diritto alla casa criticano la dilagante speculazione immobiliare, l’ossessione per la proprietà privata, la privatizzazione dei beni pubblici e l'abbandono della regolamentazione pubblica del mercato abitativo e dei servizi correlati. Questi comportamenti ideologici hanno infatti gonfiato i costi delle case, frenato la produzione sociale e comunitaria e la gestione dell’habitat. Nel frattempo, le istituzioni finanziarie internazionali hanno favorito queste storture, condizionando l’aiuto ai paesi emergenti al loro servilismo verso il modello neoliberale e megaprogettuale, intensificando decisamente la povertà di milioni di persone in tutto il mondo.

Ora che queste storture hanno portato all’attuale crisi finanziaria mondiale, le reti per il diritto alla casa fanno appello al G-20 affinché istituisca un programma coordinato per finanziare l’habitat sostenibile. Senza dimenticare che la statalizzazione delle perdite bancarie a spese dei programmi pubblici per la casa, lo sviluppo sociale urbano e il sostegno allo sviluppo, rischia di aggravare ulteriormente la crisi abitativa e ambientale. Il nuovo programma di sostegno di cui si ha bisogno dovrebbe contribuire a dare soluzioni organiche agli abitanti minacciati dai pignoramenti, dagli sfratti e dall’esproprio e dalla distruzione delle abitazioni e delle terre a livello mondiale. Un tale programma internazionale dovrebbe appoggiarsi sul riconoscimento degli standars previsti dal diritto alla casa come strumenti essenziali per migliorare le condizioni di vita di almeno un miliardo di baraccati e altri gruppi provenienti da culture e comunità urbane e rurali.

In tutti i paesi, il programma [Bretton Woods II] dovrebbe sostenere la costruzione e il rinnovo delle abitazioni necessarie e di ambienti vivibili con soluzioni pubblico/pubblico, pubblico/privato, privato/popolare o pubblico/popolare, ma con controllo locale. Dovrebbe incoraggiare modelli sostenibili di produzione e consumo con risorse locali rinnovabili, il rafforzamento della sovranità alimentare, includendo l'agricoltura urbana, e ridurre i bisogni di trasporti, come priorità volte a salvare il pianeta. Soprattutto i paesi industrializzati e i mercati emergenti dovrebbero perseguire soluzioni abitative innovative caratterizzate da un ridotto consumo del suolo e delle energie fossili.

Qualsiasi nuovo modello finanziario deve coincidere con un modello migliore, meno ingordo dal punto di vista ideologico, che rispetta e sostiene realmente le persone e le capacità produttive delle comunità e dell’ambiente. Questo è il momento della verità, non della ideologia prevalente dell'acquisizione, dell’interesse privato e della miopia di promuovere la “crescita” a discapito di una distribuzione equa.

Accompagnato da misure pubbliche e dalla regolazione dei flussi dei capitali globali e della speculazione finanziaria, un tale “Patto globale sul finanziamento dell’abitazione e dell’habitat" contribuirebbe alla soluzione della crisi abitativa globale, a correggere lo sviluppo fuorviante dell’economia mondiale e del governo globale portata avanti sin dagli anni 70, e a ridurre la speculazione finanziaria. I programmi di investimento sarebbero diretti ad attività necessarie in tutti i paesi per creare posti di lavoro e reddito a livello locale. In tal modo, stabilizzerebbe le economie nazionali e mondiali e aprirebbe un’altra via di sviluppo in accordo con i diritti umani e la crescita di benefici sociali.

In questo contesto facciamo appello ai leader del G-20 affinché riconoscano che lo sviluppo delle infrastrutture abitative e locali, così come la partecipazione effettiva dei cittadini, deve avere un ruolo importante in un “Green New Deal”.

Habitat International Coalition (HIC)

International Alliance of Inhabitants (IAI)

Center on Housing Rights and Evictions (COHRE)

14 novembre 2008