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Italia, pubblicato il decreto sugli sfratti ai morosi incolpevoli, continua la lotta per sfratti zero

Morosità incolpevole: dopo un assurdo ritardo, è stato finalmente varato il decreto attuativo atteso da oltre 190.000 famiglie. La via crucis degli sfratti però non finisce: le risorse sono poche e gli adempimenti da fare sono ancora molti.
Si aprono, però, nuovi spazi di confronto e vertenza  con le amministrazioni.

“Eppur si muove! Dopo mesi di sollecitazioni, denunce e proteste, finalmente è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del fondo per la morosità incolpevole.

Ci sono, quindi, voluti 11 mesi dal varo del decreto legge che ha istituito il fondo per distribuire le risorse alle Regioni e stabilire i criteri di definizione della morosità incolpevole. Il governo, però, non ne fa una giusta. Con questo decreto si distribuiscono le misere risorse previste dal decreto legge n. 102 del 31 agosto 2013 (20 milioni per il 2014 e 20 milioni per il 2015).

Nel frattempo, però, con il cosiddetto Piano Casa, quei fondi sono stati incrementati a circa 40 milioni. Sarebbe stato troppo bello (e normale) che, ritardando il decreto attuativo, almeno si fosse pensato a sommare gli stanziamenti e renderli tutti immediatamente operativi.

Niente da fare, invece. Per i restanti fondi bisognerà aspettare un altro decreto.

Siamo alla commedia dell’assurdo per cui, di fronte a una emergenza sociale sempre più drammatica (190 mila sfratti per morosità solo negli ultimi 3 anni), risorse stanziate per il 2014, non saranno completamente disponibili per essere  erogate se non nel 2015.

Le regioni devono ora ripartire le risorse per i comuni, i quali debbono concretamente provvedere alla erogazione dei fondi agli aventi diritto. Risorse, come detto, del tutto irrisorie rispetto al fabbisogno effettivo. Dividendo l’insieme delle risorse per il numero degli sfratti per morosità incolpevole in corso, arriviamo a una media di meno di 50 euro l’anno a famiglia.

L’introduzione nella normativa nazionale del concetto di “morosità incolpevole” rappresenta, in ogni caso, un avanzamento importante.

Ci riferiamo in particolare a quanto previsto dall’articolo 6 del decreto pubblicato oggi in G.U. che afferma testualmente: “I comuni adottano le misure necessarie per comunicare alle Prefetture – Uffici territoriali del governo l’elenco dei soggetti che abbiano i requisiti per l’accesso al contributo per le valutazioni funzionali all’adozione di misure di graduazione programmata dell’intervento pubblico nell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio.”

Ciò significa che, a prescindere dalla disponibilità dei fondi per l’erogazione dei contributi, tutti  coloro che rientrano nella definizione di “morosità incolpevole” hanno diritto a un intervento prefettizio di graduazione dell’esecuzione, secondo elenchi che i comuni hanno l’obbligo di comunicare ai prefetti.  Si apre, quindi, uno spazio di mobilitazione nelle città e di contrattazione con le amministrazioni comunali e gli uffici delle prefetture: nessuno sfratto può essere realizzato nei confronti di soggetti che rientrano nella definizione di morosità incolpevole,  senza un intervento pubblico che garantisca un percorso di accompagnamento da casa a casa.”

Per informazioni 392.4137970 – sul sito www.unioneinquilini.it  il testo integrale del decreto attuativo

 

Per informazioni, consulenze, continuare la lotta per il diritto alla casa e sfratti zero:

Unione Inquilini

Via Cavour 101 – 00185 Roma

Tel 06 4745711 – fax 06 4882374

e-mail: unioneinquilini@libero.it

Internet www.unioneinquilini.it

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